Le Dolomiti sono meta estiva di migliaia di persone amanti della montagna e desiderose di scoprirla e di viverla, regno di sentieri da solcare tramite hiking e bike e di pareti verticali da affrontare in ferrata o in arrampicata.
La continua crescita dei dati di afflusso estivi alla montagna, positivi per l’economia, fa registrare tuttavia l’inevitabile sovraffollamento dei sentieri, spesso solcati da inesperti e con attrezzature inadatte, con conseguente incremento delle chiamate di soccorso.
In più, la maggior parte dei percorsi noti è diventata una sorta di “autostrada”, tanto che spesso anche chi ha una velocità maggiore non riesce a farsi strada tra i villeggianti in cammino. Lo stesso vale per le ferrate più conosciute….
La montagna è e deve essere di tutti, e chiunque è libero di affrontarla come vuole: tuttavia, esiste un mestiere più antico perfino del maestro di sci, perché risalente nel suo primo riconoscimento addirittura al 1864, che permette di bypassare queste ed altre problematiche. Parlo delle Guide Alpine, professione istituita con legge Imperiale nel 1871, ma nata proprio a Cortina cinque anni prima.
Sono riconducibili a tre – ma non sono i soli – i motivi e i valori per cui questa figura è utile in montagna: in primis saper portare le persone in sicurezza, conoscendo i limiti della montagna e come affrontarla; poi l’esperienza del territorio e la possibilità di raccontarlo in termini geologici, storici, naturalistici e, infine, proprio la capacità di condurre la clientela alla ricerca della vera esclusività, quella dei luoghi non affollati, dove regna il silenzio e la natura vera.
Ad esempio, se ad agosto un cliente vuole andare accompagnato al Sorapiss, lo si fa partire alle 6,30 quando ancora ci sono pochissime persone per poi, con l’aumento di escursionisti, procedere verso la sconosciuta ai più Punta Nera, in sicurezza e in solitudine.
Ancora tre, per sintetizzare, le tipologie di attività e conoscenze che la Guida Alpina mette a disposizione di chi sta accompagnando: legate alla geologia, che differenzia le Dolomiti dalle Alpi e dal resto del mondo e motivo del riconoscimento UNESCO. Secondo argomento la Grande Guerra, per far capire cosa successe in questi territori oltre un secolo fa e infine la flora e la fauna autoctone, così peculiari e affascinanti. Cortina offre infatti una grande ricchezza di sentieri risalenti alla Prima Guerra Mondiale, realizzati dai soldati in soli pochi mesi come mulattiere, con pendenza affrontabile anche con i carichi, intrisi di elementi antichi e risalenti a quel periodo, tra cui forti, baraccamenti, trincee e reperti vari. In alcuni luoghi, come il Col dei Bos o il Lagazuoi, gli eserciti tedesco e italiano si erano fronteggiati a pochi metri, per cui tutta l’area è densa di spunti storici che, col tempo, si diradano a causa delle condizioni atmosferiche: una ricchezza mantenuta anche grazie ai tanti gruppi di volontari di Cortina, alle Guide, al Parco e agli Alpini.
Per chi ricerca la verticalità, Cortina è poi uno dei posti al mondo più ricco di ferrate, che proprio qui sono nate durante la guerra per portare i soldati, poco capaci o carichi, in sicurezza sulle cime dove colpire il nemico, dapprima con corde di canapa, poi di metallo, anche se il primo cavo a Cortina, sulla via Phillimore in Tofana è datato addirittura 1897, con 7, 8 chiodi e un pezzo di fune posizionati da alcuni inglesi.
Le ferrate ampezzane, così famose, sono spettacolari perché permettono di salire in sicurezza grandi montagne senza per forza essere dei grandi scalatori, proprio grazie all’aiuto fornito dalla fune metallica. Lo stesso per l’arrampicata, a cui vogliono accedere sia persone già esperte, che desiderano confrontarsi con gradi maggiori della loro esperienza, come un signore di 92 anni, ex alpinista che voleva continuare ad arrampicare in sicurezza, sia chi vuole iniziare, dal bambino a partire dai 6 anni a chiunque voglia confrontarsi con pareti e verticalità.
Ecco, questo è il mondo delle Guide Alpine: sentieri, natura e rocce sedimentarie testimoni di antiche barriere coralline, quelle che rendono Cortina così speciale e amata da tutti.
Knowledge and safety
The Dolomites attract thousands of summer visitors who love the mountains and seek to explore them through hiking, biking trails, and via ferratas. However, the increasing summer influx, while beneficial for the economy, leads to inevitable trail overcrowding, often by inexperienced hikers with inadequate equipment, resulting in more rescue calls. Furthermore, most of the well-known trails have become highly trafficked, to the point that even faster hikers often struggle to pass through the crowds of walking holidaymakers. The same applies to the most famous via ferratas…
The Alpine Guides profession, established by Imperial law in 1871 (five years after its inception in Cortina), predates even ski instructors, offering solutions to these issues.
There are three key reasons, but they are not the only ones, why this profession is valuable in the mountains: firstly, the ability to safely guide people, understanding the limits of the mountains; secondly, the knowledge of the terrain and the ability to interpret it in geological, historical, and naturalistic terms; and finally, the skill to lead clients to seek true exclusivity in uncrowded places where silence and true nature prevail. Alpine Guides also offer expertise in geology, highlighting Cortina’s unique UNESCO-recognised geological formations and the historical impact of World War I in the Dolomites. They also possess knowledge of local flora and fauna, enriching the visitor experience. Cortina boasts a wealth of trails dating back to the Great War, constructed in mere months by soldiers, featuring ancient artifacts like forts and trenches. The area’s rich history is preserved thanks to the efforts of volunteers, Guides, the Park, and local Alpine troops. Cortina is renowned for its extensive ferrata routes, initially developed during the war to safely transport soldiers to strategic peaks, evolving from hemp ropes to metal cables. They offer spectacular opportunities for climbers to safely ascend high mountains, even without advanced climbing skills, thanks to the support provided by metal cables. The same applies to rock climbing, which attracts both experienced climbers looking for greater challenges and beginners, including children.
This embodies the world of Alpine Guides: pathways, nature, and sedimentary rocks revealing ancient coral barriers that make Cortina uniquely cherished and beloved by all.