La cronaca quotidiana delle nostre città è, purtroppo, cronaca nera e, troppo spesso, cronaca nera minorile.
Temo che la colpa non sia solo delle cd. agenzie educative, né del dilagante buonismo giustificazionista, ma risieda nella perdita dei valori, cagionata anche dalla perdita degli esempi e della memoria.
In questo tempo reo dove le nuove generazioni sono stuprate dai social, applicazioni programmate per distrarre le loro energie dal concreto, dalla concentrazione e dall’impegno, appare chiaro che bambini e adolescenti siano rinchiusi in riserve, come i nativi d’America, da dove non possono uscire. Riserve digitali, ma non per questo meno brutali e devastanti, anzi, annichilenti, dove, con la complicità dell’AI, si copia tutto, allevando così nativi digitali, intelligenti artificiali e deficienti globali. Invece del solo alcool, come un tempo gli indiani, vengono azzannati con la droga, anche gestuale per non parlare del Fentanyl e con la dissipazione sistematica del loro tempo formativo e ricreativo, passando ore e ore sul telefonino (due piccioni con una fava: con il telefonino si profila chiunque e contemporaneamente si devastano concentrazione, memoria, ritmo sonno/veglia, in uno con l’applicazione laboriosa quotidiana negli impegni scolastici).
Questo è il vero Ground zero!
Risultato è l’azzeramento delle radici, dei valori, dell’amor proprio e, prima di tutto, dell’impegno operoso quotidiano per studiare, progredire ed affermarsi con le proprie forze ed energie. Tutto, invece, fatto per scorciatoie, seguendo gli influencers, spacciatori di falsi e metastatici valori. Aggiungiamo, poi, il bombardamento sul piccolo settore produttivo a vantaggio dei grandi gruppi mercantili/commerciali e la fotografia istantanea viene da sé: ed è impietosa.
Si ammazza, perciò, per uno sguardo di troppo o per un paio di cuffiette audio, si denuncia calunniosamente, anche sulla pelle dei figli minori, pur di ottenere danaro. Introdotto il concetto di fake news e affermatasi l’intelligenza artificiale, chi capirà più se una notizia o un documento sono veri o falsi?
Come può tenersi salda una società, se viene devastato il tessuto personale, familiare e sociale, anche quanto ai negozi di vicinato, imponendo -di fatto- regole di mercato assurde che hanno per duplice effetto la desertificazione a danno dei più e l’accumulazione a favore di pochissimi?
Insomma, dalla manipolazione “artigianale” si sta passando alla manipolazione sistematica e scientifica col risultato dello smarrimento anche nei pochi virtuosi che non vogliono farsi pecora nel gregge ormai già ubriacato.
Pochi decenni fa, ad esempio, i brani musicali parlavano d’amore:
Oggi, invece, la musica contemporanea sembra celebrare droga, spaccio, violenza e armi, colpendo in particolare le donne: a loro è riservato un linguaggio volgare e offensivo, che si traduce di fatto in uno stupro vocale, sia nei confronti delle donne, sia verso i nostri timpani. Se non è questa una vera corruzione di minori, cos’è? Perché nessuno ordina di oscurare i siti che diffondono questo veleno mentale? Un tempo esisteva un filtro per i testi, i contenuti da diffondere nella collettività: dove sono coloro che, a tenor di Costituzione, dovrebbero vigilare, prevenire e reprimere la sistematica devastazione della concordia nazionale e assicurare la promozione personale e sociale dell’individuo?
Non a distanza di anni luce da oggi, esistono esempi di virtù. Ma ci si passa quasi sopra e i ragazzi di oggi non sono indotti a prendere ad esempio i ragazzi di Ieri. Mi riferisco a uomini attaccati al valore della famiglia, della terra, della parola data e mantenuta, al rispetto di una fatica quotidiana imparata in montagna e applicata finanche nei campi di battaglia. Tra Feltre e Belluno furono rispettivamente 73 e 98 i caduti durante la Campagna di Russia: i ragazzi, che avevano imparato a sciare a Cortina erano presto finiti tra gli Alpini del Battaglione Monte Cervino, soprannominati Satanas Bielij “diavoli bianchi” per le loro tute invernali e la loro coraggiosa virtù. Quattro gatti, mi verrebbe da dire, contro carri armati T34, devastantemente efficaci, disperatamente coraggiosi. …. Lo scrivo oggi, a pochi giorni di distanza dal prossimo 26 gennaio, anniversario della battaglia di Nikolajevka (provate a chiedere a 100 tra “giovani adulti” e ragazzi piu o meno adolescenti se sanno cosa sia stata… auguri!).
Questi Alpini ebbero il loro battesimo del fuoco in Russia il 22 marzo 1942 a Olcovatka. Il loro Reparto fu chiamato a combattere fino ad essere annientato dal 16 gennaio 1943 a pochi giorni dopo, con l’uccisione degli Alpini, o -pochi- caduti prigionieri dei Russi (peggio della morte istantanea). Più di 1/3 erano volontari, scelti tra i migliori sciatori di ogni Battaglione alpino.
Oggi, pochi, selezionati soldati ereditano i valori e la tradizione di quegli Alpini (e dei loro predecessori nella Prima Guerra Mondiale) nel Battaglione Alpini Paracadutisti “Monte Cervino”, ora Ranger, “4^ Reggimento Alpini Paracadutisti”. Sembra una nemesi, ma per ritrovare la virtù occorre cercare tra le Armi, quasi che un brandello di Individuo, Valori e Impegno si riuniscano, come un piccolo, oramai sparuto plotone, intorno a ciò che resta della nostra Patria e della nostra Bandiera. Oppure mi pare si debba cercare tra il dolore delle corsie, tra medici ed infermieri eroici e non meno vilipesi sia economicamente (dopo una vita di studio, altro che i guadagni basati suii followers) sia, ed è un’altra infamia, con le aggressioni fisiche. Le stesse subite dai professori tra le mura scolastiche.
Questa è la “mejo gioventù”!
L’altra, assolutamente maggioritaria, viene di giorno in giorno magistralmente depredata senza che se ne accorga, un annientamento sfacciatamente… in progress.
Più di trent’anni or sono ho conosciuto un giovane Sottotenente Alpino Paracadutista, Leopoldo Ramanzini, figlio del mio Maestro, Avv. Giuseppe. Ne ricordo lo sguardo fermo ma buono e la saldezza dei valori, stroncati un 10 marzo infame quando trovò la morte, Soldato, benché in tempo di Pace.
Remember Them Instead
As with the Native Americans, today’s children and teenagers are caged in brutal, mind-numbing reservations as well, though virtual ones. Their formative and recreational time is systematically ruined by spending hours and hours on the phone, and their concentration, memory, and circadian rhythm are destroyed. The result is a total reset of memories, values, self-respect, and, above all, the daily commitment to studying, progressing, and establishing oneself through one’s own strength and energy. Therefore, people kill each other for a lingering glance or a pair of headphones, and report each other, even at the expense of minors, in order to get money. With all the fake news and artificial intelligence, who will be able to distinguish true news from fake?
How can society stand firm when the personal, family, and social fabric is demolished? Even the few virtuous ones who do not want to become part of the flock are now lost. Just a few decades ago, music talked about love; now it celebrates drug dealing, violence, and guns, all while negatively targeting women, who are addressed with vulgar and offensive language. Where are those who, in compliance with the Constitution, should prevent the systematic devastation of collective harmony and ensure individual personal and social development? There are recent examples of virtue, but today’s young men are not encouraged to take yesterday’s youth as an example.
I am referring to men attached to family and land values, capable of keeping their word and respecting the daily effort learned in the mountains and employed on the battlefields as well. Between Feltre and Belluno, 171 soldiers lost their lives during the Russian Campaign: the young men who had learned to ski in Cortina ended up among the Alpini of the “Monte Cervino” Battalion and were nicknamed Satanas Bielij (“white devils”) for their winter overalls and their courageous virtue. More than a third of those Alpini – who were volunteers chosen from among the best skiers in each Alpine Battalion – were called to arms on March 22nd, 1942, in Olkhovatka, until they were annihilated or made prisoners between January 16th, 1943, and a few days later.
As of today, only a few selected soldiers inherit the values and traditions of those Alpini in the Alpine Parachute Battalion “Monte Cervino.” To find virtue, one must look among the armed forces or among heroic doctors and nurses in hospital wards: this is the real “best of youth.”



