Cortina, lo sappiamo, è la capitale per eccellenza del glamour montano, lanciata dai cinepanettoni e rilanciata dalla stampa anche mondiale, tra cui ultimamente The Guardian, come meta iconica per le vacanze invernali, regale e unica.
Cortina è rappresentata, nell’immaginario collettivo più superficiale, dallo struscio in Corso Italia, da un’accoglienza a cinque stelle e da un ventaglio di eventi fashion sia d’inverno che in estate, e ancora da ristoranti stellati, piste da sci spettacolari, serate che non finiscono mai.
Eppure Cortina – la Regina – è questo, ma è anche molto di più.
La visione teatrale di una Cortina internazionale si contrappone infatti senza soluzione di continuità a quell’Ampezzo che è, al contrario, sublime teatro della natura, palcoscenico della bellezza pura e incontaminata, visibile solo a chi sa dove cercarla e vuole guardarla nel e dal profondo. Osservandola con occhi che sanno catturare l’altra Cortina, sommersa e nascosta: la Cortina del silenzio, delle albe frizzanti di galaverna, dei panorami incontaminati, dei piccoli fremiti di ali e dei respiri trattenuti.
È la Cortina della natura e soprattutto della natura del bosco, delle rocce inaccessibili, dei rivoli d’acqua gelida, degli anfratti nascosti che si srotolano in spianate d’erba d’estate e di neve in inverno, regno di una Regina ben lontana dalle sovrastrutture. Una Cortina abitata da abitanti silenziosi e spesso nascosti, ma non per questo meno padroni, rispettosi e integrati del territorio e delle sue risorse.
Due facce di un’unica medaglia, per sua natura d’oro, ben da prima del 1956 e ben oltre il 2026.
Eccola dunque, solo accennata in questa carrellata di immagini, l’altra Cortina!
Ed eccola svelata dagli occhi di chi vive quotidianamente il luccichio e le problematiche della Cortina stellare e lo fa proprio con la consapevolezza e la conoscenza della seconda, più nascosta e dai colori più rarefatti, ma non per questo meno veri.
Gianluca Lorenzi, fotografo e naturalista per abilità e vocazione, prestato a guidare l’Amministrazione Pubblica per coraggiosa scelta, racconta attraverso le sue fotografie proprio quell’ambiente ampezzano unico, fatto di rocce dolomitiche popolate da un caleidoscopio di abitanti inimmaginabili, che vanno ben oltre la semplificata iconografia naturalistica montana.
Lo fa amalgamando con sapienza tre potenti strumenti: un set fotografico di prim’ordine, capace di catturare le sfumature dei colori e delle forme che solo la natura regala, la conoscenza ancestrale del mondo incontaminato del bosco e soprattutto una sensibilità fuori dal comune, che sa riconoscere e fermare i più preziosi istanti nella vita degli animali e le dinamiche di una società, quella selvatica, dalle regole e dai ruoli ben definiti e rispettati.
L’arte di Gianluca Lorenzi ci offre in queste pagine una carrellata purtroppo non esaustiva nella bellezza, dove la perfezione del taglio fotografico si integra con lo stupore di forme viventi immortalate per sempre nella loro fiera e al contempo ingenua magnificenza. Occhi che osservano altri occhi, sguardi impressi per sempre in immagini che, senza suoni, raccontano il rumore del silenzio e con la loro perfezione svelano a noi, umani presuntuosi, quali sono i veri padroni di Cortina, proprietari non terrieri di una terra intera, scevri da ogni vincolo, ma capaci di vivere in libertà e in armonia uno dei luoghi più belli e amati del mondo.
www.gianlucalorenzi.com
The Other Cortina
Cortina, the capital of mountain glamour par excellence, is considered an iconic and unique winter holiday destination by the international press, including The Guardian.
Corso Italia, five-star hospitality, fashion events, Michelin-starred restaurants, and endless ski slopes all represent Cortina in the collective imagination, but there is much more to it. The Ampezzo area is a sublime representation of nature, of pure and unspoilt beauty, visible only to those who know where to find it and who want to observe it attentively with eyes that can capture the other Cortina, submerged and hidden: a Cortina characterised by silence, by dawns sparkling with frost, pristine panoramas, soft quivering wings, and held breaths.
It is the woodland side of Cortina, with its impervious rocks, freezing streams, and hidden crevices that unravel themselves in fields of summer grass and winter snow. A Cortina populated by silent and invisible inhabitants, unveiled by someone who deals with both the glamour and the problematic sides of Cortina on a daily basis. Gianluca Lorenzi, photographer and naturalist by skill and vocation, narrates the unique and kaleidoscopic Ampezzo natural habitats through his photographs. He does so by gently blending three powerful tools: a first-rate photo set, able to capture nature’s shapes and colour hues; the ancient knowledge of the unspoilt woodland; and, above all, an extraordinary sensitivity, which knows how to recognise and seize the most precious moments of wildlife and its dynamics, where rules and roles are clear and respected.
These pages offer an unfortunately non-exhaustive array of Lorenzi’s beautiful works, where his flawless photographic approach is integrated with awe-inspiring living forms forever captured in their proud and innocent grandeur. Eyes looking into other eyes, gazes that are forever imprinted on images which speak of the sound of silence and, with their perfection, show us egotistical humans who are not the true owners of Cortina. Instead, it is the silent and invisible inhabitants—non-landowners of an entire land—who live free from constraints but in harmony in one of the most beautiful and beloved places on Earth.







